L’Associazione Koiné è fermamente convinta che l’espressione delle opinioni debba essere garantita a ognuno e rispettata da tutti. Ma sel’intera rappresentanza parlamentare e governativa della Lega manifesterà il 18 ottobre a Palermo contro il Tribunale che sta processando il loro leader Salvini, tutti gli associati a Koiné ritengono che quell’atto sia un grave e inaccettabile gesto politico. Chiediamo alla Presidente Meloni di non tacere di fronte a tale tentativo di intimidazione e di mancato rispetto dell’autonomia della Magistratura. Inoltre, ci piacerebbe sapere se veramente crede che quei poveracci, bloccati giorni e giorni al largo di Lampedusa, avessero espresso intenzioni aggressive verso il nostro Paese.

Si è scomodata la tesi della difesa dei confini della Patria e francamente essa fa ridere se non piangere vedendo le guerre scatenate vicino e lontanoda noi; lì drammaticamente sono stati violati confini nazionali e calpestato il diritto internazionale. Vorremmo ricordare alla Presidente Meloni e a tutto il suo Governo il pensiero che don Lorenzo Milani scrive in

“L’obbedienza non è più una virtù”: “se voi avete il diritto di dividere ilmondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati ed oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. L’uni son la mia Patria, gli altri i  miei stranieri”.

Roma, 17/10/2024