PD e LeU dimostrino volontà di cooperazione: si presentino uniti in Lombardia
Koiné sente l’esigenza di rivolgere a PD e LeU un appello perché ora e non dopo le elezioni politiche
nazionali dimostrino una concreta volontà di confronto e cooperazione.
Le elezioni del 4 marzo prossimo sono un appuntamento decisivo per il futuro sociale ed economico dell’Italia. Il diffuso disamore verso la politica aggrava i rischi di un ampio astensionismo. Sono tre le grandi questioni che incideranno sulle intenzioni di voto degli italiani: l’Europa, l’immigrazione, il lavoro. E’ su questi nodi strategici che si stanno sempre più delineando gli schieramenti politici in campo.
Bisogna evitare che sovranisti e populisti schiaccino l’Italia in una posizione marginale e fortemente negativa in Europa, in una visione miope nei confronti di chi scappa dalle guerre e dalla fame, per un ritorno al passato di promesse non mantenute sul fronte del lavoro e del welfare.
E’ impegno difficile ma non impossibile. Chiediamo alle forze di centro-sinistra di ridimensionare la priorità posta sulle singole esigenze identitarie, cogliendo la crescente domanda di militanti ed elettori che attendono proposte unificanti progressiste e dimostrando forte consapevolezza della posta in gioco: la qualità della democrazia in Italia.
Correre divisi e colpire uniti soltanto dopo l’esito elettorale non è prospettiva credibile, stante il quadro politico che si potrebbe delineare. La rinuncia pregiudiziale ad una intesa, senza un trasparente confronto preventivo sulle politiche, sarebbe un grave errore di metodo che va assolutamente evitato. Tuttavia, si è ancora in tempo per scongiurarlo, soprattutto in Lombardia, dove un’intesa tra le forze progressiste è reclamata dopo le recenti sortite razzista del candidato presidente della destra, che aprono interrogativi inquietanti sullo scenario futuro.
Come si è fatto per il Lazio, si deve agire – sia a livello nazionale che lombardo, ai massimi livelli di responsabilità - con più determinazione e senso della gravità del momento nella regione più importante d’Italia. PD e LeU offrano, non solo all’elettorato lombardo ma a quello nazionale, un forte segnale solidaristico ed europeistico, sia per contrastare il successo della destra, sempre più spostata su posizioni estremiste e qualunquiste, sia per contribuire a recuperare il consenso dei tanti che ingrossano le file dell’astensione perché sono diventati rinunciatari e delusi di fronte alla frantumazione dello schieramento progressista.
Roma, 24/01/2018
Il Direttivo di Koinè
Giorgio Benvenuto, Cecilia Brighi, Pierre Carniti, Giuseppina Cazzaniga, Mario Colombo, Fulvio Fammoni, Emilio Gabaglio, Giovanni Guerisoli, Marino Lizza, Franco Lotito, Enzo Mattina, Luigi Mazzillo, Agostino Megale, Raffaele Morese (Presidente), Cosmano Spagnolo